Lettere di solidarietà 1 - stragediustica 2019

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Lettere di solidarietà 1

Lettere

Buon Giorno,
mi chiamo Giacomo.
Nel giugno 2008 Andrea, Ermes ed io avevamo scritto e registrato una canzone dedicata alla triste e spaventosa strage di Ustica. L'abbiamo fatta a livello amatoriale, con strumentazione propria ma sopratutto è stata scritta, suonata e interpretata con il cuore. Magari la musica potrebbe non piacere ma il testo è veritiero ed  esprime molta forza.
Non cerchiamo pubblicità ma tentiamo solo di portare avanti la Vostra causa con i nostri  piccolissimi mezzi. Siamo solidali con voi al 100% e cerchiamo tutti la verità. la canzone della strage di Ustica

Distinti saluti
Scale Distorte


Porgo il mio abbraccio a tutti voi parenti delle vittime della strage di Ustica. Un abbraccio di un cittadino semplice... ma ceramente più sincero del solitodiscorso di circostanza rispolverato ogni anno dalle varie cariche dello stato, in primis il presidente della repubblica che anche quest'anno non ci ha risparmiati della sua pagliacciata, esortando le istituzioni competenti a prodigarsi nel far piena luce sull'accaduto, dando un nome ai colpevoli... Forse questo signore si dimentica che Lui stesso è in possesso di tali poteri??!!! Ah sì, certo, ora non ha tempo per dedicarsi a tale causa.... ora tutto quello che ha per la testa è telefonare e mandare messaggi alla nazionale di calcio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CHE SCHIFO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
vi abbraccio tutti,
Luca (Verona).
Io sono un semplice cittadino come tanti... il 27 giugno 1980 ero un bambino che non aveva ancora compiuto 7 anni, ero felice perchè mi apprestavo a passare la prima nottata nella casa nuova... e poi ricordo il giorno successivo le immagini dei soccorsi nel mare di Ustica trasmesse dalla tv che mi sono rimaste dentro. All'epoca non capivo... è normale, un bambino non può capire quanto meschino possa essere l'uomo... Poi nel corso degli anni ho letto molto riguardo questa vergognosa pagina della nostra storia che mi ha colpito moltissimo e naturalmente ho visitato anche il museo della memoria. Ogni anno, in occasione della ricorrenza della strage, scrivo sempre all'associazione o talvolta alla senatrice Bonfietti per far pervenire, nel mio piccolo, per quanto possa servire, il mio personale abbraccio a tutti voi parenti delle vittime. Se potessi, presenterei la mia vicinanza e solidarietà ad ognuno di voi direttamente, per farvi sentire che se da una parte qualcuno tende a  "dimenticarsi" questo fatto dolorosissimo (oggi, oltre ai soliti messaggi di facciata da parte dello stato, seguendo i tg non mi pare che molti media siano impazziti per ricordare l'anniversario..) dall'altra parte, la gente comune non dimentica avvenimenti che girdano vendetta al cielo.   Ecco perchè ho deciso di scriverLe al suo indirizzo personale. Mi sentivo di fare così... spero di non aver varcato troppo la linea che giustamente impone di rispettare l'immane sofferenza che custodite nel cuore... spero di non essere stato troppo invadente... avevo solo una gran voglia di dirvi che la gente non dimentica... che anche se non ci conosciamo personalmente, noi siamo qua... con voi...
Buongiorno, le invio il pezzo pubblicato sull’edizione web di Libero.
Vergognoso e inaccettabile. Sono 32 anni che Daria Bonfietti, presidente del comitato delle vittime, usa queste due parole per definire la mancanza di verità su quanto accaduto nel cielo di Ustica la sera del 27 giugno 1980. Un aereo cadde in mare e 81 persone persero la vita. Ma ancora oggi una verità ufficiale non c'è. E lo Stato ha avuto pure la sfrontatezza di bloccare i 100 milioni di euro di risarcimento ai familiari dei morti.
Anche questa volta, come in tutti gli anni precedenti, sono stati molti i politici che hanno dedicato discorsi o scritto messaggi per commemorare le vittime del Dc9 Itavia e per chiedere la verità. Tra loro, i due più alti in carica sono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente della Camera Gianfranco Fini. "E' indispensabile che le istituzioni tutte profondano ogni  sforzo, anche sul piano dei rapporti internazionali, per giungere a  una compiuta ricostruzione di quanto avvenne quella drammatica notte nei cieli di Ustica e favoriscano lo svolgimento delle difficili indagini tuttora in corso" ha detto questa mattina Napolitano. E Fini poco dopo: "E' necessario l'impegno delle Istituzioni nella ricerca di tutte le circostanze e le responsabilità che hanno causato quella dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese, contribuendo a ristabilire una piena fiducia nello Stato e nella sua capacità di difendere sempre i valori della legalità".
Parole al vento, pronunciate perchè bisogna farlo ogni maledetto 27 giugno. Sia Napolitano che Fini parlano di "Istituzioni", di "sforzo", di "impegno". E chi sono le "istituzioni"? Loro. E chi dovrebbe fare questo sforzo? Loro. Sono la prima e la seconda carica dello Stato: chi più di loro (presidente del Consiglio a parte) può mettere il suo "peso" istituzionale e internazionale al servizio di quanti chiedono la verità per Ustica? Napolitano è al Colle da sette anni, Fini alla guida di Montecitorio da cinque, dopo essere stato ministro (anche degli Esteri!) e vicepresidente del Consiglio. In tutti questi anni, a giudicare dai progressi sulla strada della verità, non hanno fatto nulla o quasi. Si vergognino, anzichè parlare al vento.
http://www.giornalearmonia.it/strage-di-ustica-32-anni-alla-ricerca-della-verita/
Oggi pomeriggio io e mia moglie, insieme ai nostri figli di 22 e 19 anni abbiamo visto la puntata di Blu Notte condotta da Carlo Lucarelli, naturalmente su DVD perché la tv di stato, nonostante ci martelli con lo spot per il pagamento del canone riempe i palinsesti con programmi vuoti e deleteri, tralasciando la possibilità ed il dovere di tenere vivo il ricordo dei fatti dolorosi da voi vissuti in prima persona. Con questa mia lettera voglio farvi sentire la vicinanza di una famiglia di cui padre e madre conoscono questa triste storia per averla conosciuta in quanto contemporanei, l'importante è che la memoria di questa vergogna nazionale venga costantemente fatta conoscere alle nuove generazioni, come io e mia moglie stiamo facendo con i nostri figli, non ancora nati all'epoca dei fatti. Vorrei descrivervi i sentimenti di emozione e rabbia che si leggevano negli occhi dei miei ragazzi nello scorrere di questa triste vicenda, e sono convinto che un domani anche loro continueranno con i loro figli nello sforzo di tenere viva la memoria e non dimenticare o far dimenticare questa tragedia alle generazioni future.
Non so se queste mie parole potranno servire a lenire il vostro dolore, ma sicuramente sono convinto che saranno di ulteriore sprono per continuare questa impari battaglia che vi vede in prima persona e ci vede come cittadini incrociare le armi, a volte spuntate che la giustizia e la Costituzione ci mettono a disposizione.
Un caloroso abbraccio a tutti voi da Guerino, Andrea, Luca e Daniela Demetrio
P.S. Non mollate mai fate in modo che prima o poi la giustizia degli uomini possa trionfare.
Non ero ancora nata quando una delle più gravi tragedie italiane è avvenuta, quel 27 giugno 1980. Eppure ricordo con precisione la prima volta che, quando ero bambina, mia madre me ne parlò... non parlò di "incidente" o "fatalità". Mi disse "l'aereo che è stato abbattuto". Noi tutti, tutti gli italiani, anche quelli come me che nel 1980 neppure erano nati, sanno cosa è successo al DC-9, nonostante quello che qualcuno vorrebbe farci credere, probabilmente gli stessi che per 30 anni hanno depistato le indagini. Ma l'Italia non dimentica e non si farà ingannare.
Con tutta la mia solidarietà e affetto,
Elena
Premetto che sono un esperto in niente. Quindi quella che segue è solo una congettura. Basata sul tentativo di immaginare cosa sarebbe successo se.....   Se il DC9 fosse atterrato regolarmente a Palermo, alcuni passeggeri e sicuramente i piloti avrebbero potuto raccontare di aver visto qualcosa di incredibile. Non ho letto molto di questo caso ma ho l’impressione che la mole di energia profusa per tamponare ogni possibile spiraglio di verità sia l’indizio più consistente. Un pilota militare non può scambiare un aereo di linea per un aereo militare. Anche la storia dell’aereo andato a nascondersi sotto la pancia del DC9 è per me ridicola. Purtroppo il DC9 si è trovato nelle vicinanze di un evento che doveva rimanere sconosciuto alla pubblica opinione. Dopo 32 anni è pressoché rimasto tale. Non lo sarebbe se il DC9 fosse atterrato a Palermo.
Raimondo.
…oggi la Cassazione vi ha ripagato con una piccola soddisfazione, annullando di fatto una parte delle menzogne di questi governi burattini.
Sono passati 33 anni, un periodo lungo una vita, molti personaggi che hanno vissuto direttamente quell'esperienza e che sapevano e potevano dire sono ormai scomparsi, ma non arrendetevi. Continuate a lottare per la verità, voi rappresentate quella parte di Italia che vorremo vedere e sentire parlare tutti i giorni.
Un cittadino italiano
Roberto P.
Nonostante il vostro dolore che MAI nessuno attenuerà, la giustizia DEVE essere fatta...oggi è stata una giornata importante, ma spero che non sia l'ultima riguardo questa storia che struggerà per sempre il cuore di molti italiani e purtroppo, irrimediabilmente, quello di voi parenti!
Un abbraccio Andrea F.
Buonasera,
la tragedia di Ustica, così come tante altre accadute nel nostro Paese, ha da sempre suscitato in me una particolare sensazione di "rigetto" nei confronti di uno Stato che non è in grado di difendere e dare giustizia a dei propri cittadini innocenti morti.
Quest'oggi, leggendo i vari articoli che parlano della sentenza pronunciata dalla Cassazione in merito al risarcimento delle vittime della tragedia, ho appreso che lo Stato Italiano aveva fatto ricorso contro questa richiesta.
Ecco, il senso della presente è solamente per dissociarmi, in quanto cittadino di questo Stato, nel modo più netto e forte dalla decisione presa dallo Stato Italiano, che in questo caso non ha rappresentato assolutamente né la mia linea di pensiero né la mia etica personale.
Mi auguro, così come credo lo facciano tutti gli italiani seri ed onesti, che molto presto la verità sulla morte dei vostri cari venga alla luce e spero con tutto il cuore che chi ha depistato, ingannato ed oltraggiato i familiari delle vittime, le vittime stesse e tutti noi italiani con tutte le menzogne di questi anni paghi fino all'ultimo tutto il male che ha fatto.
Vi invio i miei più cari saluti,
Daniele P.

Quali e quanti sono i vari testimoni "SUICIDATI" da mani oscure e quasi sicuramente complici dello Stato Italiano?
Michele

Signori.
Capisco che per voi la sentenza di ieri è stata solo una piccola goccia che lenisce il vostro immenso dolore, ma io mi sento un pò meglio e, se può essere ancora possibile, ancora un pò più vicino a voi......a tutti noi.
Alessandro S.
ho letto le ultime notizie sulla strage e vi sono vicino come non mai, ho SEMPRE creduto nel missile e nonostante tutti i depistaggi sono sempre rimasto convinto delle infamie che da Cossiga in poi sono state dette e fatte su quei morti e insieme a loro ci metto tutti gli uomini dall’ aviazione che via via sono morti perché sapevano troppo e NON dovevano dire nulla; 2 per tutti, gli aviatori della Pattuglia Acrobatica che erano in volo quel giorno e che sono fatti saltare in aria a Ramstein.
Sono nel cuore di tutti !Marco V.
Firenze
ho letto le ultime notizie sulla strage e vi sono vicino come non mai, ho SEMPRE creduto nel missile e nonostante tutti i depistaggi sono sempre rimasto convinto delle infamie che da Cossiga in poi sono state dette e fatte su quei morti e insieme a loro ci metto tutti gli uomini dall’ aviazione che via via sono morti perché sapevano troppo e NON dovevano dire nulla; 2 per tutti, gli aviatori della Pattuglia Acrobatica che erano in volo quel giorno e che sono fatti saltare in aria a Ramstein.
Sono nel cuore di tutti !
Marco V.
Firenze
Care Persone e Care Famiglie,
Ieri sera ho sentito alla radio RTL 102,5 della sentenza della Cassazione. Era ora !!!
Il ns. è proprio uno strano paese. Ci volevano davvero così tanti anni per arrivare a confermare quel che già in tutto il mondo (in Europa certamente) era noto ? E poi già il Tribuanle di Palermo aveva fatto chiarezza !  
Il caso di ustica lo conosco....ero un bambino. Ho sempre pensato alle Persone che aspettavano quell'aereo che non arrivava, non arrivava mai.
Permettetemi, anche se non Vi conosco, di abbracciarvi tutti quanti. Permettetemi anche di sperare che questa sentenza possa portare un qualche sollievo nei Vostri Cuori.  Ciao.
Un papà.
Giorgio B.

Nonostante il vostro dolore che MAI nessuno attenuerà, la giustizia DEVE essere fatta...oggi è stata una giornata importante, ma spero che non sia l'ultima riguardo questa storia che struggerà per sempre il cuore di molti italiani e purtroppo, irrimediabilmente, quello di voi parenti!
Un abbraccio
Andrea F.

Soddisfazione per il lavoro svolto dalla magistratura. In particolar modo per quei giudici che ti sono impegnati.
Il dovere/diritto di giustizia viene molto al di sopra a qualsiasi argomento risarcitorio. Bisogna tener presente che questa sentenza della cassazione ci riguarda in maniera indiretta essendo collegata ad un procedimento di altri familiari che prima di tutti, in maniera autonoma hanno condotto una battaglia legale identica alla nostra ma prima di noi.
E’ una soddisfazione vedere riconosciuta la validità delle motivazioni addotte in sede giudiziaria.
2- aspettiamo che questa pronuncia della cassazione estenda i suoi effetti anche sul processo che vede coinvolti anche noi.  Per lo stesso argomento la giustizia non credo possa avere opinioni di volta in volta diverse.
3- penso che le indagini sono ferme per la mancanza di volonta’ politica. Non credo che le rogatorie internazionali avranno mai una risposta se i nostri politici continueranno a non far sentire in loro peso
Non avremo mai risposte da nessuno se i nostri politici non sentono il dovere di chiedere il rispetto dei nostri morti. Non deve esistere alcun ostacolo a chi indaga sulla violazione della nostra terra e dei nostri cittadini.
4- E’ chiaro che la ricerca della verità deve continuare. E’ dove di ogni italiano lottare per ottenere il rispetto di principi fondamentali della nostra liberta’. Tutti i grand’uomini che ci hanno dato la patria e laliberta’ si rivolterebbero nella tomba nel vedere che noi consegniamo ai nostri figli una nazione senza dignità.
Ivano L.

Sono passati 33 anni, un periodo lungo una vita, molti personaggi che hanno vissuto direttamente quell'esperienza e che sapevano e potevano dire sono ormai scomparsi, ma non arrendetevi. Continuate a lottare per la verità, voi rappresentate quella parte di Italia che vorremo vedere e sentire parlare tutti i giorni.
Un cittadino italiano
Roberto P.

Misteri d’Italia
Si è stufi ormai!
È indegno ed oltraggioso, a più di trent’anni di distanza, essere ancora orfani di verità nascoste.
Un semplice esempio banale: cosa è successo al DC9 Alitalia nel cielo di Ustica?
Gli specialisti del settore non concordano. Forse una bomba a bordo, forse un missile di un mig libico? Chissà! Forse le cose sono andate diversamente.  Magari un aereo amico, francese o americano a lanciare il fatidico missile? Voci, solo e soltanto voci. Sarà stato poi un sommergibile americano con un siluro a rendere irriconoscibile e difficile decifrare e interpretare l’aereo, giacché non era ancora affondato nel mare di Ustica?
Voci, solo e soltanto voci. Mah! Sul cielo della Sila c’è stato uno scontro a fuoco tra mig non identificati; uno era libico ed è stato abbattuto. Ma da chi?  Il pilota è stato sottoposto ad autopsia, cosa necessaria e doverosa. Perché allora il medico incaricato è stato malmenato ed eliminato dal caso e fu fatto sostenere un nuovo esame autoptico a un altro medico compiacente con servizi americani? Forse era ancora vivo il pilota dell’aereo libico abbattuto?  Voci, solo e soltanto voci. Fantasticherie. Unica certezza e il dolore che ogni famiglia si porta dentro il cuore ancora in cerca di una giustizia che fatica a trovare. Qui siamo in Italia, con mille versioni per una verità. Ma quale?
Misteri d’Italia.
Cosim P.
(articolo pubblicato dal giornale "la Riviera" il 18 dicembre 2011)

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